Il cavedano

Aggiungo qualche informazione in più sul pesce più amato dai Baloss del Tresa

Testo tratto da "L'arte della pesca e elaborato da SisterAct-os
Nome scientifico: Leuciscus cephalus cabeda
Famiglia: Ciprinidi
Ordine: Cipriniformi
Classe: Osteitti

Come riconoscerlo
Il cavedano ha la forma affusolata a sezione approssimativamente circolare, con capo robusto a volte lievemente convesso. La pinna dorsale ha tre raggi uniti e una decina circa divisi e inizia in corrispondenza del termine dell'inserzione della pinna ventrale. La coda e le squame abbastanza grandi. L'apertura boccale è ampia, con la parte superiore che sporge un pò in fuori rispetto a quella inferiore. Gli occhi hanno l'iride dorato. Il dorso è di colore grigioverdastro, mentre i fianchi sono leggermente giallicci, digradanti fino al bianco argenteio del ventre. La pinna dorsale e la caudale sono grigio chiaro mente le altre sono giallo-rossastre. I colori del cavedano possono variare in relazione al colore del fondo e dell'acqua in cui vive.
Un pesce molto adattabile
Generalmente vive in acque a corrente moderata, ma lo si trova anche in acque ferme di laghi e persino di paludi. Tollera senza problemi le acque di scarso contenuto di ossigeno come per esempio quelle dei corsi in cui il livello di inquinamento è elevato. Ecco perchè spesso in certi fiumi dalle acque non più pure si continuano a trovare cavedani anche dopo che i salmonidi sono spariti.
Si trova in tutte le regioni temperate e in qualsiasi acqua, ma ha una predilizione per quella profonda e corrente. Se sceglie quelle stagnanti è solito trattenersi in mezzo alla vegetazione. Da giovane vive con altri pesci in ruscelli e piccoli fiumi dal fondo ghiaioso e sabbioso, mentre da adulto la sua indole si fa solitaria e preferisci laghi e fiumi più ampi. In primavera risale le correnti; in inverno, invece, si rifugia nei fondali dove cade in stato di torpore.
Si trova anche in acque salmastre. E' da notare quanto bene sopporti gli inquinamenti e di solito è una delle ultime specie a scomparire dalle zone fortemente alterate.
L'alimentazione del cavedano
E' un pesce diffidente, astuto, che si lascia ingannare solo perché tradito dalla sua enorme ingordigia. Difficilmente questo pesce è orientato solo su una categoria di cibo; ora è disposto a prendere un'insetto, ora a rincorrere un piccolo pesce e immediatamente dopo ad assalire con uguale voracità qualsiasi detrito. E' un pesce onnivoro per eccellenza: predilige bigattini e larve. Non disdegna la frutta e le alghe. mentre gli esemplari più grossi ingoiano anche girini e avannotti.
Come si riproduce
La femmina del cavedano depone le uova, da 100.00 a 200.000, da aprile a giugno. Durante questo periodo i maschi, come succede ad altri ciprinidi, si ricoprono di piccoli tubercoli nuziali, non però in modo così appariscente come invece si osserva nel pigo. Le uova attaccate a pietre, pezzi di legno o piante, si schiudono in una settimana, la crescita è piuttosto rapida.
Dove cercarlo
In prossimità di muraglioni che segnano il "lungolago", pontili e imbarcaderi.
Se si sceglie il sotto riva bisogna cercarlo nei cespugli che arrivano fino all'acqua.
Resiste anche negli stagni, dove ossigenazione e ricambio delle acque sono mediocri.
L'Albus
Come rivela il nome stesso, questa specie di cavedano è molto più chiara del cabeda. In un primo tempo venne trovato e studiato nel Trasimeno; oggi ha una buona diffusione nell'Italia centrale. E' possibile incontrarlo in alcuni fiumi della Toscana, come per esempio nell'Ombrone.
I "cavedanisti"
Il cavedano richiede una tecnica ben studiata per essere catturato. E' quindi un pesce per esperti, al punto che nel mondo della pesca c'è la categoria dei "cavedanisti" cioè di coloro che rivolgono la propria attenzione quasi esclusivamente alla cattura del cavedano. Il cavedano prende il boccone tra le labbra, pronto però a risputarlo anche se ha già comincito a inghiottirlo.
Come si pesca
A passata con il bigattino, frutta e fiocco di pane, a mosca e a spinning con cucchiaino e minnow..... e filibusta