Il Vairone

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view post Posted on 8/6/2011, 23:41
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Varese----> New York

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Testo da L' Enciclopedia della pesca, elaborato da Sister, foto di Sister.

Nome scientifico: Leuciscus souffia muticellus
Famiglia: Ciprinidi
Ordine: Cipriniformi
Classe: Osteitti

Come si riconosce

Il vairone e' un piccolo ciprinide dal corpo affusolato e compresso. La sua testa e' piuttosto breve e di forma tondeggiante e termina con una bocca piccola, tagliata obliquamente. Rispetto al corpo le sue pinne sono grandi , sopratutto quella caudale, grazie alla quale il vairone si rivela un potente nuotatore. Il corpo e la pinna caudale di questo pesce hanno colorito scuro, con riflessi verdastri. Le altre pinne tendono decisamente al rosso. La pinna pettorale presenta di solito alla base una macchia arancione. Lungo i fianchi del vairone corre una fascia scura che va dall'occhio alla attaccatura della pinna caudale. Al di sotto di questa fascia ne spicca un'altra piu' sottile e di colore arancione. Il vairone puo' raggiungere mediamente i 15 cm di lunghezza, mentre piu' rari sono gli esemplari che arrivano a 20.

Come si riproduce

La femmina depone dalle 6.000 alle 8.000 uova, un numero che nell'universo dei pesci, non e' particolarmente elevato. La deposizione delle uova avvine in varie riprese nei mesi di aprile, maggio e giugno, in base alla temperatura dell'acqua. Per compiere questa operazione, il vairone sceglie acque pulite, con fondali ricchi di ciottoli. Le uova sono di colore giallastro pallido, hanno un diametro di 1,3 mm e finiscono agglutinate sotto i sassi, dove si schiudono nell'arco di una settimana. Gli avannotti si rifugiano in zone tranquille, da dove poi rimontano verso la corrente principale. Il vairone vive mediamente dai 4 ai 5 anni.

I tubercoli del vairone

Il vairone raggiunge la maturita' sessuale verso i tre anni, da allora in poi durante il periodo della riproduzione, come tutti i ciprinidi, anche questo pesce si ricopre di escrescenze epiteliali. A differenza pero' di quanto avviene nel pigo, le escrescenze del vairone hanno la forma di tubercolo e non di bottone e la loro diffusione e' limitata al solo capo.

Perche' si cattura
Permetto che riporto per informazione anche se la pesca con il vivo non rientra nel mio modo di pescare.

La pesca del vairone, proficua d'estate nelle ore piu' fresche e d'inverno nelle ore piu' calde, si effettua sopratutto per avere a disposizione esche per trote e lucci: a tale scopo e' necessario tenere in vita i pesciolini in un secchiello. La ragione della sua efficacia come esca va ricercata nel fatto che il vairone si agita convulsamente per lungo tempo una volta che viene applicato sull'amo, spostandosi irrequieto per quanto gli consente la lenza. Non ha la tendenza a celarsi nei ciuffi d'alghe, quindi puo' essere adottato anche nei luoghi molto ricchi di vegetazione. Inoltre, il suo colore argenteo e nero lo rende molto appariscente anche se le acque non sono limpide.

L'alimentazione del Vairone

Il vairone si ciba di plancton nella prima fase della sua vita. Da adulto la sua alimentazione e' piu' variata e comprende larve di fricagnea (i comuni portasassi) larve di libellula, vermi, larve di mosca carnaria e ogni altro animaletto che si trova tra i sassi dei fondali ghiaiosi presso quali vive.

Come si pesca

Si usa una leggera canna fissa lunga 3 o 4 mt. La lenza e' dello 0,12 con finale del 0,10. Il galleggiante deve essere piccolo e tondeggiante . Si deve fare in modo che la lenza si insinui nella corrente. Si consigliano ami a gambo lungo nelle misure 22-20-18 (per esperienza in frenesia alimentare abboccano anche su ami piu' grossi) Non appena il galleggiante affonda si deve ferrare subito per impedire al vairone di sputare l'esca.

Le esche

Per i vaironi vanno ben tutti i generi di larve, la codina di lombrico e la mollica di pane. Si possono usare anche le mosche, montate su un numero di tre con un bulbo da 5 g per zavorra. Altre esche artificiali utilizzabili sono le camoline di diverso colore (rosso, giallo e verdi)

Dove cercarlo

In tutti i luoghi dove vivono i salmodini e la trota fario in particolare
D'estate, nelle ore piu' afose, sotto le radici delle piante sommerse
Sui fondali puliti di fontanili e roggie
Sui fondali bassi e ghiaiosi dei torrenti

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Edited by SisterAct-os - 9/6/2011, 12:03
 
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Alex Patrizio
view post Posted on 9/6/2011, 08:53




brava Anna,ottimo lavoro ben illustrato e spiegato ;)
 
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chef64
view post Posted on 9/6/2011, 14:01




bella sister !! inoltre è un pesciolino simpaticissimo è stata la mia palestra sul margorabbia quando ho cominciato a pescare a mosca !! è un fulmine !!
 
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platano57
view post Posted on 14/6/2011, 17:45




Da noi In Toscana, penso se ne trovino ancora sui torrenti Appenninici, e, forse, nell'Alto Corso dell'Arno, in Casentino (Prov. di Arezzo).
Purtroppo, questo simpatico pesciolino, è (o, almeno, era) molto apprezzato in cucina (fritto), per cui, in alcuni tratti di fiume , è stato decimato da persone senza alcun rispetto per l'ambiente..
 
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3 replies since 8/6/2011, 23:41   366 views
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