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CITAZIONE (platano57 @ 31/12/2011, 17:18) Guardate, che su QUESTA STRADA (del consumo a tutto spiano) ci hanno portato fin dai lontani anni '60, con la vendita a cambiali, etc..Poi nessuno ha saputo più rinunciare a nulla : la macchina "nuova", gli elettrodomestici, le vacanze,e via, via una "escalation" di consumi.. Non a caso, il "boom" della vendita delle attrezzature da pesca, è da situare proprio tra la fine degli anni '60 e gli inizi degli anni '70.. (sono finito OT..ma era un discorso da fare) Condivido in pieno, la crisi c'e' e su questo non ci piove ma forse bisogna anche guardarsi indietro e fare un po' di mea culpa tutti quanti sullo sperpero di soldi e di risorse che ha prodotto il consumismo sfrenato di questi ultimi anni. La verita' e' che in linea di massima non siamo piu' capaci di fare qualche rinuncia e ogni sacrificio ...anche il piu' piccolo viene visto come un attentato alla nostro equilibrio psicofisico. Certamente non sto parlando di chi ha perso il lavoro e non riesce a tirare avanti la famiglia, ma mi riferisco a certe lamentele idiote che sento in giro che hanno del surreale. Leggevo dei commenti su un giornale online locale, alla domanda " A cosa avete rinunciato quest'anno a Natale?" sono rimasta allibita..per non dire disgustata..... questo era il tenore " Ho dovuto rinunciare alla settimana bianca e grazie governo ora devo fare sacrifici, ho dovuto fare regali modesti, non ho fatto l'abbonamento allo stadio ecc....." ma stiamo scherzando? Manca solo la lamentela del rincaro del bigatto e abbiamo fatto bingo. Fin da piccola i miei genitori mi hanno insegnato a non fare il passo piu' lungo della gamba, adesso vedi gente che chiede finanziamenti un anno per quell'altro per fare le vacanze esotiche, ragazzini di 10 anni con l'Iphone, diciottenni con la BMW e che se fanno colloqui di lavoro prima chiedono quali sono i loro diritti senza porsi il problema dei doveri. Sono solo piccoli esempi ma la dice lunga di come siamo abituati. Poi dall'altra parte c'e quel popolo silenzioso e con una dignita' da vendere, che vive con il minimo di pensione e conta il centesimo, che sta al freddo perche' il riscaldamento costa, che non ha vergogna di accettare vestiti usati per i figli...e di esempi ce ne sarebbero a centinaia, ma che non hanno voce e appunto per dignita' vanno avanti senza clamore. Onestamente sentire certe lamentele assurde una volta mi avrebbe fatto ridere.....adesso mi disgusta. Si dovrebbe riprendere il contatto con la realta'.... sopratutto le nuove generazioni.
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