SEMINA TROTE...

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patrex
view post Posted on 20/3/2010, 19:14




Spesso vengono effettuati lanci di trote pronto pesca soppratutto per el aperture ma anche in altri casi,il tutto è molto da lago a pago a mio avviso,mha la mi domanda è:se si volesse recuperare un fiume e fare immissioni di pesce atte a ripopolare come ci si dovrebbe comportare?quali sarebbero i criteri?grazie a quanti sapranno rispondere,sono ben'accette tutte le idee anche dei meno esperti proprio per intavolare la discussione ;)
 
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martinTourin
view post Posted on 20/3/2010, 19:40




Forse l'unica sarebbe ripopolare con avanotti e trotelle, e chiudere alla pesca il tratto interessato, ( qualche anno),
frodisti e uccellacci vari permettendo...(questo su torrenti montani, da trote ovviamente)

:D
 
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guardiapescatrice
view post Posted on 20/3/2010, 19:49




CITAZIONE (martinTourin @ 20/3/2010, 19:40)
Forse l'unica sarebbe ripopolare con avanotti e trotelle, e chiudere alla pesca il tratto interessato, ( qualche anno),
frodisti e uccellacci vari permettendo...(questo su torrenti montani, da trote ovviamente)

:D

Purtroppo ,secondo me ,serve a poco anche questo ,sè non viene ristabilità l'intera catena alimentare a partire dalla fauna bentonica è tutto tempo perso ,le trotelle mangeranno tutti gli avannotti ,é come riempire una montagna solo di lupi.
 
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patrex
view post Posted on 20/3/2010, 19:52




secondo voi (secondo me si) ci sono ancora fiumi con talune caratteristiche?
 
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Admin_1947
view post Posted on 20/3/2010, 20:18




In genere, prendo ad esempio Varese, bisogna innanzitutto individuare le acque dove si vorrebbero effettuare i ripopolamenti, da questo si risale ai "proprietari", quindi chi detiete il diritto esclusivo di pesca.
I proprietari o gestori hanno, per legge, alcuni obblighi: obblighi ittiogenici e vigilanza.
I ripopolamenti rientrano negli obblighi ittiogenici.
Faccio l'esempio della FIPSAS, che conosco meglio.
In primo luogo si predispongono i programmi che comprendono:
- specie da utilizzare
- corpi idrici soggetti al ripopolamento
- quantità di specie, per tipo (salmonidi, esocidi, timallidi, ecc,)
- periodo di semina

questo programma viene sottoposto al settore della provincia che ne valuta la fattibilità e "presta" al promotore della semina le guardie provinciali, il veterinario che certifica lo stato sanitario del materiale da semina.

Nel caso della Fipsas di Varese, per alcune specie (Trote Fario, Trote Marmorate, Pighi) provvede in proprio all'allevamento presso il proprio incubatoio, partendo dalle uova fino all'ottenimento di esemplari adatti alla semina.
Nel caso della marmorata, gli esemplari vengono seminati quando hanno raggiunto la misura di ca 12 cm, idem per le trote fario.

Questo è il programma delle semine per il 2010, in provincia di Varese, non vengono utilizzate trote iridee per le acque pubbliche o nei DEP, queste si utilizzano solo nei CPP (Centri Privati di Pesca - laghetti)

Aggiungo anche che tutti i titolari di DEP, quando devono assolvere (se lo fanno regolarmente) agli obblighi ittiogenici, devono affrontare anche spese non indifferenti: la gestione di un incubatoio ha un costo non indifferente che comprende anche:
costi per energia elettrica, per le pompe, che non devono mai fermarsi, per il ricambio d'acqua, per l'ossigenazione delle vasche
costi per i mangimi che, soprattutto per i primi stadi delle specie, hanno un costo non indifferente.
costi per la cura delle vasche di accrescimento; quando sono ancora soilo uova, tutti i giorni e un paio di volte al giorno bisogna controllarne lo stato e rimuovere, cou una siringa apposita, quelle degradate

Nel caso di acquisto di esemplari già nati (avannotti) un veterinario deve accertarsi che non presentino malattie o oarassiti o funghi che potrebbero comprometterne la sopravvivenz e una volta seminati, non siano incompatibili con l'ambiente in cui verranno seminati.


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piano_semine_2010.pdf ( Number of downloads: 6 )

 
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guardiapescatrice
view post Posted on 20/3/2010, 22:11




Ripopolamento con materiale da allevamento ,probblematiche:

-mancanza di rusticità(non sanno come nutrirsi e non tutte le trotelle imparano)

-competizione tra soggetti autoctoni e alloctoni (es.iridea)

-mortalità differita(più tieni le trote in allevamento,più aumenta la mortalità)

-difficolta riproduttiva(non sempre i periodi di frega corrispondono ,soprattutto per le trote)

-eccessiva complessità ed onerosità organizzativa.

Per trote di 12cm da noi in incubatoio ci vanno 18 mesi .
 
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5 replies since 20/3/2010, 19:14   427 views
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