Sua maestà.....La spigola

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icon10  view post Posted on 21/5/2010, 11:37
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O' ragioniere..............

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La Spigola o Branzino



Biologia
Appartiene all'ordine dei Percidi, famiglia dei Serranidi, la spigola veniva chiamata “labrax” o “licos” dai Greci, e “lupus” dai Latini a causa della sua voracità.
Classificato da Linneo nel 1758 come “ Dicentrarchus Labrax”, ed in seguito da Lacepède “Labrax Lupus” lupo di mare.
La spigola è conosciuta anche con altri nomi nelle varie zone della penisola: “branzino” nell’area adriatica, nel lombardo veneto e in Liguria, “ragno” in Toscana, “spinola” nel napoletano ecc.
Una specie simile, la spigola puntata (Dicentrarchus punctaus), si distingue facilmente per avere numerose macchie nere sul corpo.

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Caratteristiche
La Spigola o Branzino alla vista appare come un pesce dal corpo allungato, elegante, un pò compresso lateralmente, che a pieno sviluppo può arrivare a misurare un metro di lunghezza e a pesare 10-14 chilogrammi. La testa è robusta, con la mandibola prominente sulla mascella. La bocca è ampia, un po' obliqua e armata di piccoli denti aguzzi che formano una specie di velo all'interno di questa. L'opercolo (lamina ossea che nei pesci si trova a protezione della camera branchiale) è munito posteriormente di due pinne aguzze e il preopercolo è seghettato sul bordo posteriore. Il dorso reca due pinne contigue e di pari altezza, delle quali la prima è sorretta da raggi spinosi e la seconda da raggi molli. La pinna caudale è concava posteriormente, l'anale è situata ventralmente alla dorsale molle, le ventrali sono subtoraciche e infine le pettorali sono piuttosto corte. grigio plumbea sul dorso, grigio chiara con riflessi giallicci e delle punteggiature scure sui fianchi, bene evidenti negli individui più giovani e infine bianco argentea sul ventre.

Distribuzione
È diffusa in Mediterraneo, nell’Oceano Atlantico orientale e in Mar Nero, particolarmente presso la costa, vive su fondali di vario tipo e tollera sbalzi di salinità, penetra spesso nelle lagune ed è in grado di risalire i fiumi.

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Alimentazione
Il suo cibo abituale è principalmente costituito da gamberi, zatterini, mugginetti, ceche e anguilline.
Comunque, al contrario di quanto comunemente si creda, la spigola non disdegna altri bocconi più umili, quali le arenicole, che cerca rasentando il fondo, e i pesci morti. Le giovani spigole sono gregarie, ma una volta divenute adulte, diventano dei predatori solitari, astuti e aggressivi, i quali hanno bisogno di un'ampia zona di caccia. E' un predatore efficientissimo che spesso si trova in caccia in mezzo alla schiuma prodotta dalle onde frangenti, oppure in pochi palmi d'acqua, tra i ciuffi di posidonia, dove si nasconde fino allo scatto fatale per le sue prede. E' molto sensibile alle maree, preferisce entrare in caccia nelle fasi iniziali e terminali dell'alta marea. Quando il mare è gonfio sta nella risacca dove la schiuma ribolle per poter cacciare meglio senza farsi vedere. Di notte è più facile vederla, perché esce più volentieri a caccia rispetto al giorno.

Abitudini
E' un pesce eurialino (capace di adattarsi alla variazione di salinità) ed euritermo (capace di adattarsi alla variazione termica).
L'ambiente preferito dalla spigola è la zona costiera, dove di solito si tiene in acque la cui profondità raramente oltrepassa i cinque metri. Entro questi limiti frequenta le coste rocciose sia alte che basse, le scogliere artificiali, i porti, le lagune di acqua salmastra e in maniera particolare le foci dei fiumi anche con modesta portata, purché con acque pulite. Per questo è considerato un buon indicatore ecologico. Pur essendo presenti tutto l'anno nell'immediato sottocosta, le spigole più grosse si avvicinano a terra soprattutto nella stagione fredda dopo l'accoppiamento.

Riproduzione
Anche se appartiene ad una famiglia in cui l'ermafroditismo è frequente ha i sessi separati. Raggiunta la maturità sessuale dopo due o tre anni, solo allora, essendo una specie catadroma, che va a riprodursi in mare aperto, inizia a migrare in mare, dove si riproduce. La riproduzione avviene da gennaio a marzo; le uova misurano 1,1-1,2 mm. Dopo soli tre giorni dal momento in cui sono state deposte si schiudono lasciando uscire una larva, lunga 3-4 mm.

Misura minima
In base al Reg. CE 1626/94 la taglia minima pescabile è pari a 23 cm, ad esclusione della Regione Autonoma della Sardegna in cui la taglia minima è fissata a 25 cm.

Nicola Zurru
 
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view post Posted on 21/5/2010, 13:40
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Non sarà d'acqua dolce ma è un gran bel pesce! :thumbsup.gif:
 
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janez77
view post Posted on 21/5/2010, 14:06




...ottimo combattente e sopratutto ottimo a tavola!!! :lol3.gif:
 
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2 replies since 21/5/2010, 11:37   481 views
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